Questo sabato ho deciso di rendere un po' particolare il nostro appuntamento, e devo ringraziare il mio compagno per avermi aiutato nella realizzazione dei piatti.
L'idea di partenza per il primo piatto, era di prepare i maltagliati (quelli della ricetta sagne e facioli) con il ragù bianco d'anatra, ma ci siamo trovati in pieno trasloco e non ho avuto tempo di fare la pasta fresca, quindi abbiamo comprato i ravioli di magro (artigianali. ma vi prometto che li preparerò presto in modo che la ricetta sia completa.
Il nostro menù prevede:
CROSTINI NERI
RAVIOLI DI MAGRO AL RAGU' BIANCO DI "NANA" (anatra)
CASIO NELLE PATELLINE (pecorino fresco nelle padelline)
CROSTINI NERI
INGREDIENTI
4 fette di pane toscano
400 g di fegatini di pollo (in commercio trovate le vaschette di cuori e fegati)
20 g di milza
2 acciughe sott'olio
1 cucchiaino di capperi sott'aceto
1 bicchierino di vinsanto
2 noci di burro
sale
200 ml di brodo freddo, possibilmente di pollo
Per iniziare fate sciogliere il burro in una padella, poi aggiungete i fegatini, le acciughe i capperi con il loro aceto e fate rosolare brevemente (5-10 minuti). Quando saranno dorati sfumate col vinsanto.
A questo punto tritate finemente i fegatini e terminate la cottura. aggiustate di sale.
Nel medioevo si usava il pane raffermo ammollato nel brodo, se usate del pane fresco dovete prima tostarlo. Mentre il patè si raffredda, tagliate il pane a fette e poi in 2 o 3 pezzi, poi immergetelo da entrambi i lati nel brodo.
A questo punto spalmate il patè sulle fette di pane e servite.
Se volete modernizzare un po' la ricetta, potete aggiungere del pepe, ma nel medioevo non era ancora stato portato in Italia.
RAVIOLI DI MAGRO AL RAGU' BIANCO DI "NANA"
INGREDIENTI
1 carota
1 costa di sedano
1 cipolla
200 g di petto d'anatra
olio evo
sale
origano
maggiorana
ginepro
500 g di ravioli ricotta e spinaci
Tritate finemente gli odori e fateli soffrigge in 2 cucchiai di olio evo. Nel frattempo battete a coltello (tagliate finissimamente) il petto d'anatra, poi aggiungetelo al soffritto, quindi regolate di sale.
Mentre il ragù cuoce, lessate i ravioli poi (unica concessione moderna), saltateli in padella con il ragù.
Noi non abbiamo sfumato il ragù, ma le famiglie più ricche lo facevano con l'aceto (meno costoso del vino che usavano solo i nobili).
Eccovi il risultato.
Ed ora passiamo al secondo piatto, ricordate che nel medioevo si mangiavano molti più carboidrati di noi, perchè consumavano molte più calorie di noi ed avevano bisogno di zuccheri sempre disponibili.
CASIO NELLE NELLE PATELLINE (cacio pecorino nelle padelline di coccio)
INGREDIENTI
4 fette di pane
8 fette di rosso di Pienza medio/fresco
origano
maggiorana
Tagliate le fette di pane a metà, disponetele in delle padelline adatte al forno (l'ideale sarebbero quelle di terracotta che cuociono in maniera uniforme). Adagiate sul ogni mezza fetta di pane una fettina di pecorino, condite con origano e maggiorana e mettete in forno a 180° fino a quando il formaggio non sarà fuso.
Adesso il nostro menù è pronto!
Buon Appetito!
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